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Nel
vano S si conservano tracce di numerosi eventi.
Una prima fase edilizia è materializzata dal basamento,
spesso da 65 a 90 cm, di un grande muro a L, spesso da 60
a 65 cm, del quale rimangono pochi tratti. Fondata
direttamente sulla roccia in posto e costituita da grossi
conci calcarei legati da malta molto resistente, la
struttura (S3) era parte di un edificio a pianta
rettangolare, che si doveva estendere a Ovest e a Sud
degli attuali limiti del vano S e occupare perciò una
superficie maggiore di 11 x 5 m².
Al momento dell'erezione di tale edificio, la sommità
della rocca doveva essere nuda o ricoperta da un velo di
sedimento (S9), inglobante materiali preistorici di varie
epoche più volte rimaneggiati, che colmava gli
interstizi rocciosi più profondi, ma solo nel settore
Nord-Est, in corrispondenza di un gradino di roccia più
alto degli altri, raggiungeva un certa potenza. Non si
può escludere che, per la fondazione di S3, la roccia
affiorante sia stata sgomberata dal terreno che la
ricopriva, ma la natura dei materiali preistorici
contenuti in S9 indica piuttosto che il sedime di S3 era
unarea di ruscellamento e rideposizione di
materiali provenienti da altrove.
I caratteri tecnici distintivi di S3
conci di grandi dimensioni, buona qualità della
malta, spesso letto di malta preparatorio alla base,
spessore complessivo suggeriscono che
ledificio fosse una delle prime dimore signorili
costruite sulla rocca di Breno a partire dal XII secolo.
Tra i materiali databili tra lXI e il XIV secolo si
segnalano diversi frammenti di recipienti in pietra
ollare di tipi arcaici, una fusaiola in pietra ollare di
recupero, un proiettile per fionda, una lama di coltello
in acciaio e, fra le ceramiche, un bordo di piccola olla
a parete sottile grigia e una parete grezza con solco.
Dopo un certo tempo che non si può
quantificare, ledificio è stato abbattuto e la
maggior parte dei materiali lapidei derivanti dall'abbattimento
è stata asportata e reimpiegata altrove. Larea è
probabilmente rimasta abbandonata. I ruderi di S3 hanno
però continuato a ergersi sulla roccia più che non
attualmente: il loro stato attuale è il risultato di uno
spianamento avvenuto a notevole distanza di tempo dall'abbattimento,
probabilmente in connessione con lerezione di un
edificio successivo, del quale sopravvive l'attuale muro
Est del vano S.
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